Dizionario del Nordest
Il Nordest non è più, politicamente – e da molto – la “balena bianca” democristiana, non è più nemmeno, religiosamente, la “Vandea d’Italia” o la “sacrestia d’Italia”, ma probabilmente non è più nemmeno il “modello Nordest” (o non sa più cos’è o cosa significa esserlo). Forse, parafrasando quello che diceva Guido Piovene dei veneti negli anni ’50, non è altro che la “persuasione fantastica che la loro terra sia un mondo, un sentimento ammirativo, quasi un sogno di sé stessi”. Ma se l’immaginario è ancora in parte questo, nel frattempo è cambiata la realtà.
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Questo libro nasce come il tentativo di descrivere, attraverso una serie di approfondimenti monografici raccolti in forma di dizionario, quella creatura vaga e magmatica che è diventata il Nordest, ora che ha perso la solidità rocciosa implicita nella locuzione di “modello Nordest”. Un riferimento costruito con tenacia e impegno, percepito come esempio vincente di società e impresa, ma anche di politica, tuttora volentieri orgogliosamente esibito, anche se ha perso molta dell’aura quasi mitologica che lo circondava. Un immaginario che non corrisponde più – e forse non ha mai veramente corrisposto – alla sua realtà. Questo dizionario critico cerca di percorrerne i successi e le contraddizioni, in un tentativo di approssimazioni al Nordest, e al suo interno al Veneto, di oggi. Le sue voci sono autonome, e leggibili in disordine sparso, secondo interessi e predilezioni, ma contribuiscono a comporre un quadro che può essere compreso solo nella sua complessità. Da ambiente a volontariato, passando per le parole calde della politica (autonomia, bilinguismo secessione) e della società (famiglia, impresa), per polarizzazioni discusse (immigrazione/emigrazione, accoglienza/discriminazione), fino a potenti e diversissimi fattori di mobilitazione e di autodefinizione come religione e schei, poco più di una trentina di voci per fotografare le complessità del modello Nordest, e scoprire se è ancora tale, e in che modo.
Stefano Allievi è professore ordinario di Sociologia all’Università di Padova, dove ha promosso e diretto due lauree magistrali e diversi master. È nato a Milano, dove si è diplomato all’Istituto per la Formazione al Giornalismo (IFG) e laureato in Scienze politiche, ha poi conseguito a Trento il dottorato in Sociologia e ricerca sociale, e vive in Veneto da un quarto di secolo. È specializzato nello studio dei fenomeni migratori, in sociologia delle religioni, in studi sul mutamento culturale e politico. Svolge anche un’intensa attività di conferenziere, autore e performer, ha collaborato come editorialista ai principali quotidiani del Nordest, e pratica una frequentazione di lungo corso con la poesia. Ha pubblicato una quarantina di volumi in varie lingue. Tra i suoi libri più recenti: Torneremo a percorrere le strade del mondo. Breve saggio sull’umanità in movimento (UTET 2021), La spirale del sottosviluppo. Perché (così) l’Italia non ce la può fare (Laterza 2020), Immigrazione. Cambiare tutto (Laterza 1918), da cui ha tratto anche delle conferenze-spettacolo presentate in numerosi festival. Per Ronzani ha pubblicato nel 2018 Punti di vista. Sociologia delle cose, e di altre cose.
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