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Giacomo Bologna

Cimbri di Recoaro, Valli e Posina

Collana: Fuori Collana
Anno: 2023
Nr. Pagine: 104
Isbn: 9791259601032

Questo libro rappresenta una rara testimonianza storica dei primi studi sull’origine “Cimbra” delle popolazioni di Recoaro, Valli del Pasubio e Posina.

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Questo libro rappresenta una rara testimonianza storica dei primi studi sull’origine “Cimbra” delle popolazioni di Recoaro, Valli del Pasubio e Posina, ma più in generale di tutti quei coloni che nel Basso Medioevo si insediarono in quel quadrante dell’arco alpino che va dai Tredici Comuni in provincia di Verona, ai Sette Comuni in provincia di Vicenza e agli altipiani di Lavarone-Luserna. Gli studi di Giacomo Bologna, seppur successivamente confutati dalla maggioranza della comunità scientifica, hanno l’evidente pregio di voler nobilitare gli abitanti di queste montagne, che nei libri di Storia non hanno quasi mai trovato spazio. 

Abbiamo lasciato sparire tanti sentieri,
abbiamo lasciato prosciugare tante sorgenti,
abbiamo lasciato incolti prati e boschi:
siamo perduti sempre più nel deserto,
in un esodo senza terre promesse. 

Ma la nostra terra promessa è qui,
tra questi monti e questi sassi:
qui, contro oppressioni di servitù avvilenti,
qui, contro illusori idoli dorati,
qui, per raccogliere le tavole di nuove e antiche alleanze,
qui, per stillare latte e miele da questi duri sassi. 

Sergio Bonato, Abbiamo lasciato sparire. 

 

Giacomo Bologna per cinque anni Chirurgo primario della Città ed Ospitale di Rovigo. Membro della Commissione spedita nel 1835 dall’I.R. Governo Austriaco a Genova onde studiare la prima invasione del Cholera Marbus in Italia. Socio degli Atenei di Rovigo, Treviso, Bassano e dell’Accademia Olimpica in Vicenza. Corrispondente della Società Imperiale dei medici Russi di Wilna, e di quella medico-chirurgica di Bologna. Chirurgo di Stato Maggiore e Comandante Direttore d’Ambulanza nell’ex armata veneta durante il memorabile assedio 1848-49. Membro della Commissione delle polveri e nitri per la difesa di Venezia. Ispettore onorario della Veneta Società Montanistica. Scopritore ed illustratore delle due fonti minerali Felsinea in Valdagno, e Giuliana in Recoaro. Autore e promotore della perforazione dei Pozzi Artesiani in Venezia. Autore di dieci memorie idrologiche.