Cronaca delle Baracche vol. 1 (ebook)
L’osteria della Parenzana è il primo volume della Cronaca delle Baracche, trilogia che ripropone tutta l’opera narrativa – arricchita da numerosi inediti – di Nelida Milani, una delle voci più significative della letteratura degli italiani dell’Adriatico Orientale.
€7,99
VersioneBrossura cucitaA cura di Mauro Sambi
«Nella mia testa c’è questa lotta continua tra il rifiuto istintivo, quasi fisico, di ricordare, e la sensazione che nella mia infanzia ci fosse stata la fine del mondo, una fine di cui per tutta la vita si sente il bisogno di raccontare come era avvenuta. Ma come era avvenuta?»
Dall’osservatorio privilegiato del rione operaio di S. Policarpo detto ‘Le Baracche’, a Pola, in Istria, Nelida Milani racconta con straordinaria intensità la ferocia del secolo breve in un piccolo lembo di terra che alla fine della Seconda Guerra Mondiale ha conosciuto la fine del mondo: l’esodo di gran parte della popolazione italiana. Rimase sul territorio, disperso nel sopraggiunto ‘mare slavo’, un piccolo resto stranito, impaurito, costretto da allora alla perpetua dissimulazione di uno straziante esilio interiore, ma vivo e vitale. L’osteria della Parenzana propone il ciclo narrativo legato alla topografia – fisica e degli affetti – più intima dell’autrice, dominata dalla presenza della Parenzana, figura esemplare di un mondo e di un tempo in cui si è imparato presto che «ciò che vi è di terribile nella morte non è perdere il nostro avvenire, ma perdere il nostro passato: l’oblio è la morte sempre presente in mezzo alla vita».
L’osteria della Parenzana è il primo volume della Cronaca delle Baracche, trilogia che ripropone tutta l’opera narrativa – arricchita da numerosi inediti – di Nelida Milani, una delle voci più significative della letteratura degli italiani dell’Adriatico Orientale.
Nelida Milani (1939) è nata e vive a Pola (Istria), dove ha insegnato Linguistica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. Per un decennio (1989-1999) è stata redattore responsabile della rivista trimestrale di cultura «La Battana» (EDIT, Fiume). È autrice dei volumi di racconti Una valigia di cartone (Sellerio, 1991; Premio Mondello 1992), L’ovo slosso / Trulo jaje (coedizione bilingue EDIT – Durieux, 1996), Impercettibili passaggi / Nezamjetne prolaznosti nella collana «L’Istria attraverso i secoli / Istra kroz stoljeća» (2006), Crinale estremo (EDIT, 2007), Racconti di guerra (Il Ramo d’Oro, 2008), La bacchetta del direttore (Oltre, 2013), Lo Spiraglio (Besa, 2017), Di sole, di vento e di mare (Ronzani, 2019). Nel 1998 esce il pluripremiato Bora (Frassinelli; ripubblicato da Marsilio nel 2018) di cui è coautrice con Anna Maria Mori, giornalista di «Repubblica». Nel 2004 è stata nominata commendatore con stella della solidarietà dal Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi.
«Nella mia testa c’è questa lotta continua tra il rifiuto istintivo, quasi fisico, di ricordare, e la sensazione che nella mia infanzia ci fosse stata la fine del mondo, una fine di cui per tutta la vita si sente il bisogno di raccontare come era avvenuta. Ma come era avvenuta?»