Francesco Zambrini tra filologia e bibliografia
Collana: Storia e culture del libro. HistoricaAttraverso esempi significativi, scelti in prevalenza tra edizioni del Quattrocento, il volume mette in luce la peculiare attitudine critica di Zambrini analizzando e comparando il lessico e i modelli descrittivi adottati nelle quattro edizioni del repertorio.
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Letterato, bibliografo, filologo amateur dei testi antichi in lingua volgare, Francesco Zambrini (Faenza 1810 – Bologna 1887) è stato studiato quasi unicamente in relazione alle attività della Commissione per i Testi di Lingua – di cui fu il primo, operosissimo presidente – e in particolare per la Collezione di opere inedite o rare dei primi tre secoli della lingua, alla Scelta di curiosità letterarie inedite o rare dal secolo XIII al XVIII e per il periodico «Il Propugnatore». Questo lavoro, sulla scorta dell’edizione 1884 del repertorio Le opere volgari a stampa dei secoli XIII e XIV, lascia in ombra il più noto côté filologico per considerare invece lo Zambrini bibliografo. Attraverso esempi significativi, scelti in prevalenza tra edizioni del Quattrocento, il volume mette in luce la peculiare attitudine critica di Zambrini – rapportandola anche a quella di Salvatore Bongi e Giacomo Manzoni – analizzando e comparando il lessico e i modelli descrittivi adottati nelle quattro edizioni del repertorio, per poi operare una sorta di ‘destratificazione’ delle schede bibliografiche. Rileva quindi la modalità d’uso degli strumenti bibliografici, dei cataloghi di antiquariato e di librerie, evidenziando a un tempo se, e quanto, la prassi ecdotica di Zambrini abbia inciso sul suo lavoro di bibliografo.
Elena Gatti è PhD (Università di Bologna e Università Cattolica di Milano) e si è specializzata presso la Facoltà di Storia dell’Università di Oxford. Attualmente lavora presso il Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università di Bologna. I suoi campi di ricerca sono la storia del libro – con particolare riguardo alla produzione e circolazione dei libri stampati a Bologna tra xv e xvi secolo – e il metodo bibliografico-filologico alle origini della Scuola Storica. Ha tenuto lezioni, seminari e scritto vari contributi. Nel 2015 ha tradotto in italiano e curato una selezione di saggi di Lotte Hellinga (Fare un libro nel Quattrocento. Problemi tecnici e questioni metodologiche). Nel 2018 ha pubblicato il volume Francesco Platone de’ Benedetti. Il principe dei tipografi bolognesi tra corte e studio (1482-1496).