Le storie della Bibbia
Collana: Fuori CollanaLe storie della Bibbia di Silvana Weller Romanin Jacur è un esemplare esercizio di narrazione che ripercorre il testo biblico dalla Creazione all’età dei Patriarchi fino alle vicende meno remote del popolo degli Ebrei.
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Le storie della Bibbia di Silvana Weller Romanin Jacur è un esemplare esercizio di narrazione che ripercorre il testo biblico dalla Creazione all’età dei Patriarchi fino alle vicende meno remote del popolo degli Ebrei. Lo stile dell’Autrice aderisce con fedeltà alla parola dell’originale e alla sua sintassi concisa e solenne, esaltando insieme la vivacità del racconto, il senso umano e affettivo dei personaggi, e l’inesauribile insegnamento morale e spirituale che quelle “storie” continuano a testimoniare.
Scritto con il dichiarato intento di avviare la gioventù alla lettura della Bibbia, il libro di Silvana Weiller conquista anche il lettore adulto per la finezza della scrittura, con la quale riesce a “tradurre” in modo affabile e avvincente un testo tanto arduo e sublime. Pubblicato oltre cinquant’anni fa e mai ristampato, Le storie della Bibbia mantiene intatte la sue qualità pedagogiche e letterarie; Ronzani lo ripropone in una nuova accurata edizione, sempre accompagnata dalle trenta bellissime illustrazioni realizzate espressamente dall’Autrice.
“Le figure della Bibbia, quelle più delicate e quelle più complesse, dalla preistoria del mondo e dall’età dei Patriarchi fino alle meno remote vicende della storia degli Ebrei, sono colte e presentate, nei tratti fondamentali della loro personalità, in quello che hanno di profondamente umano, sicché il lettore segue gli eventi come in compagnia di persone rese vive dall’arte della narratrice. E tuttavia, percorrendo il libro, dalle prime pagine che parlano di Adamo ed Eva e dei Patriarchi, giù giù attraverso i tempi mosaici e quelli dei Giudici e dei Re, fino agli eventi più tardivi, si sente che, per merito di chi ce li presenta, i personaggi della Bibbia, escono, a mano a mano, da quella che potrebbe sembrare una cornice di leggenda per inserirsi nella storia vera; perdono, a mano a mano, l’alone del meraviglioso per diventare creature di storia vicina”.
(dalla Presentazione di Yoseph Colombo)
Silvana Weiller Romanin Jacur nasce a Venezia nel 1922 e trascorre gli anni della giovinezza a Milano. Scoppiata la guerra, si rifugia in Val d’Ossola presso i partigiani, e attraversate a piedi le Alpi, in un campo di raccolta in Svizzera: ricordi indelebili, fissati nella memoria ed emersi nei suoi scritti autobiografici degli anni Sessanta. Nell’immediato dopoguerra sposa Leo Romanin Jacur e si trasferisce a Padova. Dopo il diploma all’École Cantonal d’Art di Losanna, ha sempre seguito nel lavoro di pittrice le aspirazioni del suo spirito libero, e i dettami dei grandi maestri della pittura europea. Figura di spicco della vita culturale postbellica padovana, esordisce alla Mostra del 1948 presso le sale del Caffè Pedrocchi e partecipa nel 1951 alla Biennale d’Arte Triveneta. Seguono numerose esposizioni presso le gallerie più prestigiose della città: La Chiocciola, Il Sigillo, Images ’70, La Cupola e la Galleria Fioretto. Nel 2011 l’ultima personale, organizzata dal Comune di Padova alla Sala della Gran Guardia. Il suo è un percorso di scelte stilistiche non convenzionali e multiformi, e all’attività pittorica ha affiancato un’intensa attività critica su riviste specializzate, tra cui «Arte Triveneta» e «Eco d’Arte Moderna». Parallelamente, per quasi un ventennio, si è occupata di cronache d’arte e recensioni di mostre per il «Gazzettino di Padova». A partire dagli anni novanta, il suo eclettico talento si è espresso anche con una corposa produzione letteraria, in poesia e in prosa.
Ronzani lo ripropone in una nuova accurata edizione, sempre accompagnata dalle trenta bellissime illustrazioni realizzate espressamente dall’Autrice
