L’individuo superfluo
Collana: LietocolleL’Individuo superfluo si pone, da un lato, come un monito all’auto-coscienza di quella che l’autore definisce “E-poca”; dall’altro, come innesco di un processo di (auspicabile) riappropriazione della stessa.
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Prefazione di Vincenzo Costantino Cinaski
L’Individuo superfluo si pone, da un lato, come un monito all’auto-coscienza di quella che l’autore definisce “E-poca”; dall’altro, come innesco di un processo di (auspicabile) riappropriazione della stessa. Quest’E-poca è, infatti, contraddistinta dalla predominante componente elettronica, ma è compito dell’individuo controllarne l’evoluzione nell’ottica di una nuova dimensione E-tica ed E-pica per non rischiare di venirne estromesso.
Se cerchi nel web
il web cerca dentro di te;
senza nemmeno faticare tanto.
L’e-pica della pirateria informatica:
segreti industriali,
cordoni ombelicali digitali,
ricette per biscotti in linguaggio binario.
L’aspetto coloniale di una faccenda post imperialista
è il nostro vivere di esigenze improcrastinabili,
di amori a grandi linee.
Questione di evoluzione convergente.
Come certe fragole
siamo rossi solo in superficie.
Un cupo dissolvi
di corpi celesti e beta bloccanti.
Francesco Tripaldi è un avvocato specializzato in materia di protezione dei dati personali. Vive tra Milano e Bologna. Nel 2019 pubblica la sua prima raccolta di poesia Il machine learning e la notte stellata (Collana Gialla – LietoColle Editore). Nel 2020 compone i testi delle canzoni Gargoyles, Livido e Mantra per il progetto musicale “Nikita”. Suoi lavori sono apparsi in varie riviste e antologie.