Lingue inedite (ebook)
Questo volume raccoglie i risultati di un quarantennio di studi sul rapporto fra lingua e dialetto nella poesia italiana contemporanea: essi riguardano le nuove vie che la poesia dialettale ha imboccato in Italia nella seconda metà del Novecento e negli ultimi decenni.
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VersioneBrossura editorialeQuesto volume raccoglie i risultati di un quarantennio di studi sul rapporto fra lingua e dialetto nella poesia italiana contemporanea: essi riguardano le nuove vie che la poesia dialettale ha imboccato in Italia nella seconda metà del Novecento e negli ultimi decenni. In questo periodo, la lirica italiana in dialetto sembra avere in gran parte abbandonato le parlate dei grandi centri urbani per adottare idiomi minori e appartati, alla ricerca di una lingua inedita e pura della poesia. Ad aprire questa nuova pista è stato Pier Paolo Pasolini con il friulano delle sue Poesie a Casarsa (1942): a lui è dedicato qui il saggio di apertura. Seguono poi l’arcaico lucano di Tursi letteralmente «inventato» da Albino Pierro, il solighese aspro e scheggiato di Andrea Zanzotto, il vicentino di Fernando Bandini che si intreccia all’italiano e al latino in un originale ydioma tripharium, e infine il casarsese praticato nelle sue prime esperienze liriche da Nico Naldini, sulla scia del cugino Pasolini. I poeti convocati in questo ideale simposio illustrano anche i rapporti di continuità e di rottura, di consonanza e di conflitto, di amore e odio, che si sono istituiti fra lingua e dialetto nella pratica poetica dell’ultimo mezzo secolo o poco più.
Francesco Zambon è professore emerito all’Università di Trento. Ha dedicato numerosi studi alla letteratura allegorica e religiosa del medioevo latino e romanzo (in particolare ai bestiari), al ciclo romanzesco del Graal e ad altri aspetti della narrativa francese medievale, alla poesia politico-religiosa occitana del XIII secolo, alla dottrina e ai testi catari, alla mistica amorosa del XII e XIII secolo, alla letteratura italiana delle origini (in particolare a Dante e Petrarca). Ha scritto anche su diversi poeti italiani ed europei del Novecento, fra cui Montale, Pascoli, Pasolini, Pierro, Ceronetti, Zanzotto e Pessoa. Fra le sue pubblicazioni più recenti: Trattati d’amore cristiani del XII secolo (Mondadori / Fondazione Lorenzo Valla 2008-2009), L’alfabeto simbolico degli animali. I bestiari del medioevo (Carocci 2009; trad. spagnola Siruela 2010), Metamorfosi del Graal (Carocci 2012), L’elegia nella notte del mondo. Poesia contemporanea e gnosi (Carocci 2017), Bestiari tardoantichi e medievali. I testi fondamentali della zoologia sacra cristiana (Bompiani 2018), La mistica cristiana (Meridiani Mondadori, vol. I 2020; vol. II 2021).
I poeti convocati in questo ideale simposio illustrano anche i rapporti di continuità e di rottura, di consonanza e di conflitto, di amore e odio, che si sono istituiti fra lingua e dialetto nella pratica poetica dell’ultimo mezzo secolo o poco più.