Mistero dei caratteri
Collana: Storia e culture del libro. TypographicaMistero dei caratteri compendia la storia della parola scritta dagli alfabeti inventati nelle antiche civiltร fino alle contemporanee questioni grafiche, accompagnando con estro di scrittura i riferimenti che si richiederebbero a una voce esauriente di enciclopedia, ma sempre toccando le ragioni sottili e fondamentalmente โastratteโ che rendono bella una pagina stampata.
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Questo denso, vivacissimo โtrattatelloโ uscรฌ nel 1938 su un numero speciale della rivista torinese ยซGraphicusยป; mai piรน ripubblicato da allora, si รจ perso anchโesso nellโoblio che ha avvolto lโeccentrica figura del suo autore, Ezio DโErrico. Eppure, poche volte รจ dato leggere pagine cosรฌ efficaci sullโarte della stampa, che spieghino con altrettanta chiarezza lโempirismo tecnico che di volta in volta ne determina le regole, senza perdere mai dโocchio le innumerevoli implicazioni estetiche e culturali che il lavoro tipografico presuppone. In brevi capitoli tematici, Mistero dei caratteri compendia la storia della parola scritta dagli alfabeti inventati nelle antiche civiltร fino alle contemporanee questioni grafiche, accompagnando con estro di scrittura i riferimenti che si richiederebbero a una voce esauriente di enciclopedia, ma sempre toccando le ragioni sottili e fondamentalmente โastratteโ che rendono bella una pagina stampata. Mistero dei caratteri รจ un esempio assai rappresentativo delle idee che negli anni Trenta animavano, anche nellโItalia sotto il fascismo in pieno vigore, la ricerca formale di molte โarti applicateโ, la cui โmodernitร โ รจ tuttora un rigoroso riferimento nelle magmatiche proliferazioni visive del nostro tempo. Ancorchรฉ firmato insieme ad Edoardo Orecchia, cui spettava la cura tipografica di ยซGraphicusยป, Mistero dei caratteri รจ un titolo emblematico della stupefacente varietร dโinteressi e del โmultiforme ingegnoโ di Ezio DโErrico, a cui Sergio Polano dedica in questo libro un ritratto biografico articolato e partecipe.
Ezio D’Errico, scrittore italiano (Agrigento 1892 – Roma 1973); ha coltivato molteplici interessi, dalla pittura al giornalismo, affermandosi soprattutto come autore di romanzi polizieschi e commediografo. Fin dalle iniziali simpatie per il futurismo, la sua viva attenzione alle innovazioni della letteratura contemporanea lo ha portato a un atteggiamento da epigono consapevole, che si รจ espresso nella ricostruzione di atmosfere psicologiche alla Simenon dei romanzi polizieschi (Qualcuno ha bussato alla porta, 1936; Il fatto di via delle Argonne, 1937; La famiglia Morel, 1938; Il quaranta, tre, sei, sei non risponde, 1939, ecc.) e nel problematicismo di ascendenza pirandelliana (Un uomo in piรน, 1948; La dama di cuori, 1951), o nella prospettiva apocalittica delle commedie, ispirata a Ionesco e a Beckett (la raccolta riassuntiva Teatro dellโassurdo, 1968).