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Marco Severini

Public History

Undici anni sul campo
Collana: Marchi di storicità
Anno: 2022
Nr. Pagine: 272
Isbn: 9791259970916

«Se tu hai una mela e io ho una mela e ce le scambiamo, abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee».

22,00

 

Public History significa diffondere il sapere storico in maniera non accademica: ce n’è un bisogno crescente perché, da una parte, crescono faziosità e distorsioni e, dall’altra, non sappiamo più come contrastare l’indifferenza e il disinteresse nei confronti della storia. È possibile raccontare e fare storia al di fuori dei circuiti universitari, tra la gente, coinvolgendo gruppi e comunità, associazioni e reti culturali. Il public historian, a differenza dello storico classico, raramente opera da solo, collabora con altre professionalità, si confronta con le istituzioni pubbliche alla ricerca di fondi e finanziamenti per i suoi progetti; questi storici sono dotati di skills trasversali, abbraccianti diverse discipline, per essi il mondo d’internet non rappresenta un tabù e sono abituati a utilizzare diversi metodi di narrazione storica. Tutto ciò e molto altro è stato posto in essere tra gli altri, in una pratica quotidiana, dall’Associazione di Storia Contemporanea che è nata nel gennaio 2011, conta 470 soci in tutto il mondo ed è giunta, il 15 maggio 2022, a realizzare il millesimo evento pubblico. Mille eventi sono stati ideati e promossi lungo undici anni, e non solo in territorio nazionale, in nome di un’idea alta della storia e della cultura, concepite come formazione, dialogo, confronto e passione incessante per la ricerca, un’idea che può essere sintetizzata in una frase di George Bernard Shaw: «Se tu hai una mela e io ho una mela e ce le scambiamo, abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un’idea e io ho un’idea e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee».

 

Marco Severini insegna Storia dell’Italia Contemporanea e Storia delle Donne nell’Italia contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata. È autore di 31 monografie e 51 curatele di opere che spaziano dalla storia politica a quella delle donne, dalla storia della storiografia a quella odeporica fino alla storia dei territori e delle periferie. Nel 1999 ha vinto con la monografia La rete dei notabili il Premio Nazionale di Cultura ‘Frontino-Montefeltro’. Ha fondato (2011) e presiede l’Associazione di Storia Contemporanea. Tra le sue recenti pubblicazioni, Dieci donne. Storia delle prime elettrici italiane (2012); Giulia, la prima donna (2017); Periferie contese. Storie della prima guerra mondiale (2018); In favore delle italiane. La Legge sulla capacità giuridica della donna (2019); Licia. Storia della prima italiana che denunciò un questore (2020); Vioz. La lunga storia di un albergo alpino (2020); Fuga per la libertà. Storia di Alda Renzi e di un salvataggio collettivo nel 1943 (2021) e Da Conte a Draghi. Problemi e scenari del biennio pandemico (2022). Dirige le riviste storiche «il materiale contemporaneo» e «il Perticari» ed è editorialista della rivista «Democrazia futura»; collabora con diversi istituti di cultura. Nel 2022 ha curato una nuo-va edizione del best-seller di Giuseppe Mazzini Dei doveri dell’uomo.