Scuola sotto inchiesta
Scuola sotto inchiesta raccoglie articoli relativi ai problemi dell’istruzione usciti tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Sessanta che Calogero pubblicò sul «Mondo».
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con un saggio introduttivo di Claudio Giunta
Guido Calogero cominciò ad occuparsi dei problemi dell’istruzione verso la fine degli anni Trenta, in un libro intitolato La scuola dell’uomo. Subito dopo la guerra pubblicò alcuni brevi interventi sul tema su giornali come «L’Italia libera», «Il popolo di Roma» e «Scuola democratica». Ma si trattava di scritti occasionali. Nei primi anni Cinquanta, invece, la scuola diventò uno dei suoi interessi principali, soprattutto per due ragioni. Da un lato, durante lunghi soggiorni in Canada, Stati Uniti e Gran Bretagna, Calogero fece diretta esperienza della prassi educativa anglosassone, ed ebbe modo di apprezzarne soprattutto la laicità, l’intelligente politica di decentramento e lo spirito liberale in nome del quale si affidava agli insegnanti il compito di decidere che cosa e come insegnare. Dall’altro, Calogero divenne uno dei collaboratori più attivi del «Mondo», e la scuola era uno dei temi che stavano più a cuore a Pannunzio e ai suoi collaboratori. La voce di Calogero si unì così a quella di intellettuali d’area laica e liberale come Gaetano Salvemini, Salvatore Valitutti, Enrico Rossi, Manlio Del Bosco, Umberto Calosso. Scuola sotto inchiesta raccoglie la ventina di lunghi articoli che Calogero pubblicò sul «Mondo» tra il 1953 e il 1957; in più, alcuni interventi usciti su altri periodici e quotidiani; nella seconda edizione del libro (1965), che qui si ristampa, Calogero aggiunse un’altra ventina di articoli relativi ai problemi dell’istruzione usciti tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Sessanta.
Guido Calogero (1904-1986) è stato molte cose: filosofo (Lezioni di filosofia, 1946-48), studioso di logica e di filosofia antica (I fondamenti della logica aristotelica, 1927; Studi sull’eleatismo, 1932; Storia della logica antica, 1967); polemista e teorico della politica (Difesa del liberalsocialismo, 1945); studioso di etica e di pedagogia (La scuola dell’uomo, 1939; Logo e dialogo, 1950). Nel dopoguerra ha svolto un’intensa attività di pubblicista soprattutto sulle pagine del «Mondo» di Pannunzio: una parte dei suoi interventi è confluita nel volume Quaderno laico (ripubblicato nel 2015 da Liberilibri), una parte in questo Scuola sotto inchiesta.
Claudio Giunta insegna Letteratura italiana all’Università di Trento. È uno specialista di poesia medievale, ma si è occupato anche di didattica e di problemi relativi alla scuola (E se non fosse la buona battaglia? Sul futuro dell’istruzione umanistica, Il Mulino 2017), e ha pubblicato per Garzanti Scuola tre manuali di letteratura per la secondaria superiore: Lettere al futuro per il biennio e Cuori intelligenti e Lo specchio e la porta per il triennio.