Slow spritz
Alziamo il calice, non resta che brindare. E se viene la pandemia speriamo che non tutte le feste porti via. Tanto l’osteria rinasce sempre.
€18,00
Perché se in internet e sulle etichette delle bottiglie tutti danno la ricetta, quella vera, quella originale dello spritz, in giro non si beve più uno spritz decente neanche a pagarlo oro? Perché la ricetta non esiste. Lo spritz non è un cocktail da farmacia, e nemmeno un long drink. Il cocktail è il modo di bere tipico della cultura globale. Lo spritz ha invece un carattere glocal. La parte globale è rappresentata dai bitter e aperitivi oramai mondiali, mentre l’elemento locale è costituito dalla irriducibile individualità del vino, suo componente indispensabile. Lo spritz fa parte della cultura dell’ombra, veneta, ma è un nome foresto pieno di consonanti. Il tempo dello spritz è un attimo di pausa, di sospensione e di attesa. Fondamentale per la storia del moderno spritz è che il vino, dopo aver sposato l’acqua fin dai tempi antichi, ha incontrato a metà ‘800 il rosso del Bitter. Lo spritz soddisfa così anche la nostra sete di colore. Una scorza di limone arrivato da lontano e lo spritz è servito. Ah! dimenticavamo lo spruzzo di seltz. Alziamo il calice, non resta che brindare. E se viene la pandemia speriamo che non tutte le feste porti via. Tanto l’osteria rinasce sempre.
Ettore Molon nato alle propaggini della Lessinia nove anni dopo la fine della seconda guerra mondiale. Diplomato al ginnasio-liceo Pigafetta di Vicenza dove ha appreso i rudimenti di greco, latino e dialetto vicentino. Laureato in architettura a Venezia dove ha scoperto i fondamenti dell’architettura e le fondamenta degli spritz. Ha lavorato come architetto, ha insegnato nelle scuole superiori e all’Accademia Di Belle Arti di Venezia. Ha pubblicato in gioventù un libro di architettura e nella maturità un libro di testo di disegno per le scuole superiori.
Convinto che la pensione serva soprattutto quando si è giovani, ha aspirato invano ad una baby pensione. È dovuto invece andare in pensione, oramai invecchiato come il miglior vino, imperante la legge Fornero.
PRESS
Lo spritz fa parte della cultura dell’ombra, veneta, ma è un nome foresto pieno di consonanti.